Prologo
Sin dalla mia nascita ricordo un suono, un suono che non mi ha mai abbandonato in tutti i decenni seguenti, che accompagna la mia esistenza ad ogni alba e ad ogni tramonto. Nelle ore del meriggio e in quelle della civetta. A volte è quasi impercettibile, altre volte sembra un richiamo.
È il rumore dell’acqua del riale Pianturina. Il suo corso, dalle alture delle Terre del Ceneri, scende sino a Cadenazzo, l’attraversa e, arrivato al piano, si unisce a quello del fiume Ticino. Per poi proseguire il suo viaggio verso il Lago Maggiore e la Pianura Padana.